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ItalianaContemporaneaVisual-ICV

ItalianaContemporaneaVisual-ICV è dedicata a chi lavora in azienda, negli studi professionali, negli uffici pubblici e deve vedersela con lettere, circolari, comunicati, avvisi, verbali, moduli, newsletter, … scritture tecniche.

La scrittura tecnica ha scopo informativo e regolativo. Perciò: leggibilità e Intelligenza Artificiale.

Gli scritti di marzo:
la lettera d’affari; il proposal

Due scritti analizzati. Due esempi da studiare e riscrivere.
Parecchi esercizi per misurarsi con la difficoltà.
Due aiuti dall’Intelligenza artificiale IA.

il Proposal o la proposta di ricerca è un testo che ItalianaContemporanea
ha prodotto nell’ambito della sua collaborazione
con DeltaScienceTutoring.com

ItalianaContemporaneaVisual

È un’estensione di ItalianaContemporanea che ha due caratteristiche principali: anzitutto si rivolge a chi per lavoro scrive testi prevalentemente tecnici (circolari, istruzioni, lettere, newsletter,..); e poi illustra le caratteristiche di queste scritture con qualche spiegazione verbale, ma soprattutto con clipdisegnifumetti.

Orbilius, il gufo

È la nostra guida dentro ICV. Orbilius fu il maestro di Orazio, il poeta latino. Orazio lo ricorda “plagosus”: potrebbe essere antipatico averci a che fare.
E comunque, Virgilio ha molto da fare!

Scrittura tecnica

È il contenuto di ItalianaContemporaneaVisual Si esaminano le diverse scritture tecniche. Esempi, esercizi, assistenza di Intelligenza artificiale sono i punti di forza.

Autrice

Nanda

Ferdinanda – o come dicevan tutti Nanda – Cremascoli è l’autrice di questo sito. È una ragazza del secolo scorso, interessata al secolo presente, benché inquieto e pericoloso. Ma quale secolo non lo è stato? È anche una ragazza dalle variegate avventure mentali, che sono tracciabili sui siti che amministra: ItalianaContemporanea e ItalianaContemporaneaVisual e quelli con cui collabora: DeltaScienceTutoring e Le faremo sapere.

Bella questa immagine di Dean Cornwell, no? Ragazza che legge.  E si vaccina.

Comunque bisogna ricordare
che alla fine ciò che dà la parola
è il conoscere l’argomento di cui si parla.
“Rem tene, verba sequentur.”
Come diceva arcigno Catone il censore