Camelot

– Un breve scintillante momento

Forse un mattino

Forse un mattino è una lirica che fa parte di Ossi di seppia, la prima raccolta poetica di Eugenio Montale, pubblicata nel 1925 dalla casa editrice di Piero Gobetti a Torino. Fondata nel 1923 da Piero Gobetti stesso, la casa editrice cessò nel 1926 le sue pubblicazioni, perseguitata sempre dal regime fascista che si andava consolidando. Nel progetto di Gobetti la casa editrice doveva sostenere la rivista La Rivoluzione Liberale (fondata nel 1922), sia materialmente sia facendo conoscere il pensiero liberale di autori importanti come Benedetto Croce, Gaetano Salvemini, Carlo Rosselli, Luigi Einaudi e Léon Blum. Nonostante la breve durata, le scelte editoriali furono di grande qualità. Inclusa la decisione di pubblicare Montale. Nel 1926 la rivista dovette chiudere. Piero Gobetti era morto a Parigi a soli 25 anni e la repressione del regime divenne via via insostenibile. Il suo breve però percorso lasciò un segno profondo nella storia dell’editoria e del pensiero critico italiano del Novecento.

↖️ Forse un mattino

Provo a scrivere un testo obliquo.
               su una poesia famosa di Montale.
              Non vorrei scrivere un saggio.
Vorrei comunicare il nucleo significativo
              (o che mi sembra tale)
                        ad un ideale interlocutore
                        che non ha mai letto ciò
Lo vorrei fare
                        in modo sintetico
                        sintetico, non corto!)

Il testo di Eugenio Montale

Forse un mattino andando in un’aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedro’ compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto
alberi, case, colli per l’inganno consueto.
Ma sara’ troppo tardi; ed io me ne andro’ zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

Commento “obliquo” di Forse un mattino

Forse un mattino